Nitriti nelle urine, perché si misurano e che risultati possono fornire

I nitriti presenti all’interno delle urine possono essere misurati a livello clinico tramite l’esecuzione di un semplicissimo test consistente in una striscia di materiale apposito immersa all’interno del contenitore dove è stato raccolto il materiale.

Ma a che cosa serve l’eventuale rilevazione dei nitriti all’interno delle urine? Generalmente il test consente di individuare la possibile presenza di infezioni in corso, unita alla quantità dei batteri presenti.

La striscietta apposita, immersa all’interno delle urine, muterà successivamente la propria tonalità di colore in presenza di un risultato positivo, riferendosi ad una scala cromatica precisa.

Seppur tale esame sia considerato particolarmente efficace l’eventuale risultato negativo del test delle urine non andrà categoricamente ad escludere l’eventualità di un’infiammazione del tratto urinario a seconda di diversi batteri quali  Escherichia Coli, Aerobacter, Protus, Klebsielle, Enterococchi, Stafilococchi, Pseudomonas.

A suggerire il test dei nitriti delle urine sarà lo stesso medico curante sotto un eventuale corredo sintomatico mostrato dal paziente o la necessità di ricercare infezioni in corso.

Attraverso questo nuovo articolo ci occuperemo di approfondire tutte le caratteristiche legate al test per la rilevazione dei nitriti all’interno delle urine, soffermandoci in particolar modo sulle cause, i rimedi, il corredo sintomatico, i corretti procedimenti d’esecuzione e gli eventuali consigli degli esperti.

Nitriti nelle Urine: tutto quello che occorre sapere

La presenza di nitriti all’interno delle urine potrebbe segnalare il corso di un’infezione del tratto urinario, dimostrandosi allo stesso tempo non rilevabile dalla striscia apposita in presenza di specifici batteri.

Il test per la rilevazione dei nitriti non provoca alcun disagio per il paziente, mentre alla base della preparazione di dovrà osservare invece un periodo di digiuno precedente, nonché un’alimentazione a base di frutta e verdura alcuni giorni in anticipo. La prima urina del mattino, a maggior concentrazione, dovrà essere scartata ai fini di una corretta rilevazione dei nitriti.

I soggetti femminili dovranno prestare particolare attenzione al rischio di contaminazioni date dalle secrezioni vaginali al momento della raccolta delle urine nello specifico contenitore sterile. Ai fini della concentrazione delle urine si dovranno assumere alimenti quali salumi, verdura e frutta, consentendo al metabolismo di poter indirizzare in rapporto dei reni.

I falsi negativi del test urinario potrebbero associarsi a specifiche cure antibiotiche in corso, ma anche a forte diuresi, in grado di celare comunque il corso di un’infezione.

Al fine di escludere qualsiasi presenza di batteri e infezioni il risultato delle rilevazione dei nutriti all’interno delle urine dovranno risultare pari a zero, in minime quantità a supporto della stessa tesi.

Le infezioni urinarie potrebbero inoltre comportare una serie di sintomi quali dolore al basso ventre, dolore più o meno acuto durante la minzione, bruciore, prurito, uno stato generale di malessere, stati febbricitanti, colorazione torbida delle urine, cattivi odori, dolori durante i rapporti intimi, brividi, spossatezza generalizzata, frequente stimolo dell’urina, dolori a livello degli organi dei reni, sudorazione eccessiva e frequente e via elencando.

Il medico curante provvederà alla prescrizione di una cura specifica a supporto della risoluzione del problema, optando per un’eventuale secondo test in presenza del dubbio di un falso negativo.

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